Ai nastri di partenza il nuovo Assegno di inclusione

Ecco come funziona la misura che sostituirà, insieme all’assegno di inclusione, il reddito di cittadinanza

Ai nastri di partenza il nuovo Assegno di inclusione

Come noto dal prossimo settembre il reddito di cittadinanza verrà sostituito da due nuove misure destinate a contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale e lavorativa attraverso percorsi di inserimento sociale, di formazione e di attivazione al lavoro. I due nuovi strumenti sono il supporto alla formazione e al lavoro e l’Assegno di inclusione.

Soffermandoci sul secondo, l’assegno, attivo dal 1° settembre 2023, prevede un’integrazione al reddito per le famiglie con componenti minorenni, con almeno 60 anni di età o con disabilità e per le persone in condizione di svantaggio inserite in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali.

Per i beneficiari dell’Assegno di inclusione, viene riconosciuto un beneficio economico quale integrazione mensile al reddito familiare e un contributo per l’abitazione concessa in locazione. Il beneficio economico viene erogato per 18 mesi tramite uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile chiamato “Carta di Inclusione” e può essere rinnovato per 12 mesi (con sospensione di un mese).

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