Assegno di inclusione ai nastri di partenza

Dopo il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), partito lo scorso 1° settembre, dal 1° gennaio 2024 entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione (ADI)

Assegno di inclusione ai nastri di partenza

Poche settimane all’entrata in vigore dello strumento che, unitamente al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) operativo dallo scorso 1° settembre, completa il quadro delle nuove misure di contrasto alla povertà e alla fragilità prendendo il posto del Reddito di cittadinanza.  Si tratta dell’Assegno di Inclusione (ADI), al debutto il prossimo 1° gennaio.

La nuova misura nazionale di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale è condizionata al possesso di alcuni requisiti. Nello specifico, l’ADI è riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

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