Assegno di inclusione, erogazione e percorsi di politica attiva
Al via dal prossimo 1° gennaio la nuova misura di contrasto alla povertà: come ricevere il beneficio e quali obblighi comporta

Ai nastri di partenza l’Assegno di Inclusione (ADI), la misura nazionale di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale che, insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), completa il quadro delle nuove misure di contrasto alla povertà e alla fragilità. Il nuovo assegno, di cui già vi abbiamo parlato, entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio.
Per coloro che saranno ammessi alla misura, dopo presentazione di apposita domanda, l’erogazione del beneficio avverrà, a seguito della verifica dei requisiti, a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD. L’erogazione è poi condizionata alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.
I componenti del nucleo familiare beneficiario di ADI, di età compresa tra 18 e 59 anni, con responsabilità genitoriali attivabili al lavoro, saranno indirizzati ai Centri per l'impiego o ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato (PSP).
Il percorso di politica attiva può prevedere anche la partecipazione a Progetti utili alla collettività (PUC).