Attrazione degli investimenti, le società chiedono una legislazione “friendly”

Per le S.p.a. italiane la riforma fiscale è l’occasione giusta per favorire il rientro delle nostre imprese dislocate all’estero

L’Associazione fra le società italiane per azioni (ASSONIME), chiamata in Parlamento per dire la sua sulla prossima riforma fiscale, ha acceso i riflettori sui pochi sforzi fatti sinora con riguardo agli incentivi volti a favorire il rientro delle attività produttive delle nostre imprese dislocate all'estero e, più in generale, gli investimenti dall'estero. In particolare, l’Associazione ha evidenziato come la delega al Governo per la riforma fiscale menzioni tali incentivi senza però definirne l'ambito e i criteri di applicazione, limitandosi a richiamare il rispetto delle norme dell’UE e, in particolare, dei principi del Codice di condotta. “Gli altri Stati nostri competitors, invece, a cominciare dagli Stati Uniti, ma anche di matrice europea – commentano da Assonime - ne hanno fatto un punto di forza; dunque, anche il nostro ordinamento non può sottrarsi al compito di costruire una legislazione “friendly” per l'attrazione degli investimenti”.

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