Autonomi e imprenditori individuali, il secondo acconto Irpef va al 2024
Il rinvio interessa le persone fisiche titolari di partita Iva con ricavi o compensi fino a 170mila

Slitta dal prossimo 30 novembre al 16 gennaio 2024 il versamento del secondo acconto IRPEF per autonomi e imprenditori individuali con ricavi fino a 170mila euro. A prevederlo, come vi avevamo già anticipato, è il decreto collegato alla manovra 2024 (DL n. 145/2023, “decreto Anticipi”).
Sulla novità è ora intervenuta anche l’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 31/E del 9 novembre, specificando che:
- sono esclusi dalla proroga sia i contribuenti non titolari di partita Iva sia i titolari di partita Iva diversi dalle persone fisiche come, per esempio, le società di capitali e gli enti non commerciali. Possono, invece, beneficiare del rinvio anche le persone fisiche titolari di partita Iva con ricavi o compensi fino a 170mila euro tenute a versare l’acconto in un’unica soluzione;
- per verificare il rispetto del “tetto”, fissato a 170mila euro, si deve far riferimento ai compensi dichiarati per il 2022. Se il contribuente esercita più attività (con diversi codici Ateco), bisogna sommare i relativi ricavi e compensi; allo stesso modo nel caso della persona fisica che esercita sia un’attività di lavoro autonomo sia un’attività di impresa occorre sommare ricavi e compensi relativi ad entrambe;
- i contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione Iva devono tenere in considerazione l’ammontare complessivo del fatturato 2022 (fatture e corrispettivi telematici).