Cause di lavoro, debutta la negoziazione assistita

Dal 28 febbraio anche per le controversie di lavoro è operativo lo strumento di c.d. Alternative Dispute Resolution (ADR).

Cause di lavoro, debutta la negoziazione assistita

La negoziazione assistita fa il suo debutto anche nella cause di Lavoro. La novità, operativa dal 28 febbraio, è prevista dalla riforma Cartabia.

Che cos’è la negoziazione assistita?

È un procedimento stragiudiziale finalizzato ad instaurare la cooperazione delle parti secondo buona fede e lealtà, all'esplicito fine di risolvere in via amichevole una controversia insorta fra di esse, tramite l'assistenza dei rispettivi legali.

L'accordo raggiunto in sede di negoziazione assistita potrà definire anche aspetti riguardanti diritti non disponibili del rapporto di lavoro, costituendo titolo con efficacia esecutiva e per l'iscrizione dell'ipoteca giudiziale.

Come si svolge la procedura?

Il primo step è rappresentato dall' invito a stipulare la convenzione di negoziazione assistita che, tuttavia, non è essenziale al fine dell'instaurazione del procedimento di negoziazione, rimanendo una mera facoltà della parte diligente. Viceversa, la convenzione frutto della negoziazione deve necessariamente:

  • contenere il termine per l'espletamento della procedura (compreso fra 1 e 3 mesi, prorogabile per ulteriori 30 giorni su accordo tra le parti);
  • riportare l'oggetto della controversia, che non deve riguardare diritti indisponibili (sul punto, si veda quanto spiegato nel paragrafo che precede);
  • contenere la sottoscrizione delle parti e dei rispettivi difensori per autentica;
  • essere redatta in forma scritta a pena di nullità;
  • salvo diverso accordo, utilizzare il modello elaborato dal Consiglio Nazionale Forense.

A partire dalla sottoscrizione della convenzione prende avvio il procedimento di ADR e decorre il termine per l'esperimento della medesima.

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