Contratti pubblici, i reati pesano di più
Nuovo giro di vite con la riforma dei del codice degli appalti: la contestazione o l'accertata commissione di un reato potrà far scattare l'esclusione dalle gare pubbliche

Prende il via la riforma del Codice dei contratti pubblici. Il nuovo Codice verrà applicato a tutti i nuovi procedimenti a partire dal 1° aprile 2023, mentre dal 1° luglio 2023 è prevista l'abrogazione del Codice attualmente vigente e l'applicazione delle nuove norme ai procedimenti già in corso.
La nuova versione del Codice:
- , dalla partecipazione a una procedura d'appalto in caso di condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta;
- amplia la la cui condotta fa scattare l'esclusione (il direttore tecnico, i membri del consiglio di amministrazione, i componenti degli organi con poteri di vigilanza, il socio unico e persino l'amministratore di fatto);
- individua alcune cause di esclusione non automatica al ricorrere delle quali la stazione appaltante esclude dalla partecipazione alla procedura un operatore economico; tra queste, rientra l'ipotesi che l'offerente abbia commesso un illecito professionale grave, tale da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità, dimostrato dalla stazione appaltante con mezzi adeguati.