Denaro contante in entrata e uscita dall’Italia, controlli più severi

Stretta sulle verifiche e sanzioni più gravi per chi dichiara importi inesatti

Denaro contante in entrata e uscita dall’Italia, controlli più severi

In merito all’obbligo di dichiarazione gravante su chiunque entri o esca dal territorio nazionale trasportando denaro contante (cosiddetto “denaro accompagnato”) di importo pari o superiore a 10.000 euro, è ora previsto che l’obbligo di dichiarazione non è soddisfatto se le informazioni fornite sono inesatte o incomplete (come attualmente previsto) e se il denaro contante non è messo a disposizione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) a fini di controllo.

La novità è contenuta in un decreto legislativo di prossima adozione che consentirà l’adeguamento della normativa italiana a quella dell’Unione Europea in materia di controlli sul denaro contante in entrata nell’Unione o in uscita dall’Unione.

Il nuovo decreto, inoltre, attribuisce alle Dogane e alla Guardia di Finanza il potere di trattenere (per massimo 30 giorni, prorogabili, in casi particolari, fino a 90) il denaro contante, qualora taluno entri od esca dal territorio nazionale, trasportando denaro contante di importo pari o superiore a 10.000 euro, senza dichiararlo all’ADM o qualora emergano indizi che tale denaro possa essere correlato ad attività criminose.

 

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