Dogane, banche dati UE per determinare i valori

La tesi è sostenuta dalla Corte di Cassazione in una recente sentenza relativa a un’importazione dalla Cina

Dogane, banche dati UE per determinare i valori

In tema di determinazione del valore doganale, la Corte di Cassazione, supremo organo di giustizia

di terzo grado, ha ribadito la legittimità dell’utilizzo dei dati statistici delle banche dati UE per dimostrare lo scostamento del valore della merce importata rispetto a quello di transazione dichiarato in dogana, purché ciò avvenga in contraddittorio effettivo con la parte.

La tesi è stata sostenuta in una recente sentenza relativa al caso di un’importazione dalla Cina. Come ricordato dai giudici, la banca dati UE indica “prodotto per prodotto una scala di valori entro la quale è ammesso che possa oscillare il valore dichiarato delle merci”, è alimentata con dati doganali UE ed extra UE e consente di individuare per ogni voce doganale la materia prima utilizzata, il nome dell'importatrice, i marchi più o meno noti della merce importata e quindi il valore e la qualità dei prodotti similari a quello oggetto di controllo.

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