DURC, al via la verifica di congruità per l’edilizia
Dal 1° marzo è operativo, per appalti pubblici o opere private, un sistema di allerta per informare sulle necessità di verifica della congruità e delle conseguenze della mancata attestazione

Nel settore dell’edilizia, dopo l’obbligo del “DURC di congruità” per ogni cantiere pubblico e per i cantieri privati con opere di importo superiore a 70mila euro, scatta ora un’altra procedura informativa che prevede l’invio di alert ai soggetti interessati attraverso il sistema CNCE_EdilConnect (lo strumento che il sistema nazionale edile mette a disposizione di imprese, consulenti e lavoratori autonomi per svolgere tutte le attività richieste per l’applicazione della verifica di congruità della manodopera, dall’inserimento del cantiere alla richiesta di rilascio dell’attestazione di congruità).
La nuova procedura, operativa dal prossimo 1° marzo, interessa l’impresa affidataria e per il committente e prevede che, a seguito della denuncia di nuovo lavoro (DNL) alla Cassa Edile competente, venga generata una mail-pec inviata:
- in caso di appalto pubblico, all’impresa affidataria e al committente, informandoli che l’opera denunciata è soggetta a verifica di congruità da richiedere, a cura dell’impresa e/o del committente, in occasione della presentazione dell’ultimo stato di avanzamento dei lavori da parte dell’impresa, prima di procedere al saldo finale da parte del committente;
- in caso di lavori privati, all’impresa affidataria informandola che l’opera denunciata è soggetta a verifica di congruità che deve essere dimostrata dalla stessa prima dell’erogazione del saldo finale del committente.