Imposte, seconda rata al 16 gennaio

La scadenza allungata è riservata alle partite IVA con ricavi o compensi inferiori a 170 mila euro

Imposte, seconda rata al 16 gennaio

È rinviato per il solo periodo d’imposta 2023, il versamento della seconda rata di acconto delle imposte sui redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi INAIL, da parte delle persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro. Il versamento potrà essere effettuato entro il 16 gennaio del 2024, senza interessi, ovvero potrà essere dilazionato, a fronte del pagamento di interessi, fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese.

A prevederlo è il Decreto Anticipi convertito in legge che, rispetto alla prima versione, ha subito alcune modifiche apportate al Senato. In particolare, in base alle ultime novità, per i titolari di reddito agrario, che siano anche titolari di reddito d’impresa, il limite di ricavi e compensi si intende riferito al volume d'affari.

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