Procedimenti amministrativi, parte la semplificazione
Al governo il compito di snellire e accelerare 200 procedure critiche, che interessano direttamente cittadini e imprese.

Migliorare la qualità e l’efficienza dell’azione amministrativa, ridurre gli oneri regolatori e gli adempimenti amministrativi gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitività del Paese.
È questo l’obiettivo della delega attribuita al governo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi.
Il provvedimento detta, quali criteri generali:
- l’aggiornamento e la semplificazione dei procedimenti amministrativi attraverso la loro digitalizzazione, per renderli maggiormente aderenti alle esigenze di celerità, certezza dei tempi e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle imprese;
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l’accorpamento dei procedimenti che si riferiscono alla medesima attività, la riduzione del numero delle fasi dei procedimenti e delle amministrazioni interessate e l’unificazione degli atti di autorizzazione e degli altri titoli abilitativi;
- l’uniformità delle modalità di presentazione delle comunicazioni, delle dichiarazioni e delle istanze degli interessati e delle modalità di svolgimento delle procedure in ambiti omogenei;
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l’unicità, la contestualità, la completezza, la chiarezza e la semplicità della disciplina relativa a ogni attività o gruppo di attività;
- la riduzione dei termini per la conclusione dei procedimenti e l’uniformazione dei tempi di conclusione di procedimenti tra loro analoghi o connessi;
- il monitoraggio e il controllo telematico a consuntivo del rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi;
- l’eliminazione di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti per l’adeguamento alla normativa dell’Unione europea;
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l’organizzazione delle disposizioni per settori omogenei o per specifiche attività o gruppi di attività;
- l’indicazione esplicita delle norme da abrogare;
- la limitazione del ricorso a successivi provvedimenti attuativi.