Quota 100, meno rigido il divieto di cumulo per chi lavora
Secondo il tribunale di Lucca in caso di più redditi non dev’essere restituita l’intera pensione ma solo la parte corrispondente ai redditi da lavoro

Un’innovativa sentenza del Tribunale di Lucca mette in discussione quanto fatto finora dall’INPS nei confronti di coloro che percepiscono la pensione con quota 100 e anche altri redditi di lavoro. Come noto, le regole di Quota 100 stabiliscono la non cumulabilità del trattamento pensionistico con il lavoro subordinato. Secondo il Tribunale questo non significa che, in caso di pensione e altri redditi, bisogna restituire l’intero importo annuale ricevuto a titolo di pensione, come imposto sinora dall’INPS, ma che il reddito di lavoro percepito deve essere detratto dalla pensione anticipata, dando luogo ad un indebito di pari importo, soggetto al recupero da parte dell'Istituto previdenziale. Per i giudici di Lucca pretendere indietro l’intera pensione è una vera e propria sanzione, che la legge non prevede e che l’INPS non ha facoltà di introdurre.