Redditi da lavoro autonomo, cosa cambierà
Al restyling i criteri di determinazione del reddito derivante dall'esercizio di arti e professioni

Per i redditi da lavoro autonomo, la Delega al Governo per la riforma fiscale, individua una serie di principi e criteri direttivi. Tra questi, oltre alla revisione del calendario dei versamenti fiscali, di cui già vi abbiamo parlato, rientra la semplificazione e la razionalizzazione dei criteri di determinazione del reddito derivante dall'esercizio di arti e professioni stabilendo attraverso:
- il concorso alla formazione di tale reddito di tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo conseguiti nel periodo d'imposta in relazione all'attività artistica o professionale, ad esclusione delle somme percepite a titolo di rimborso delle spese sostenute e riaddebitate al cliente, non deducibili dal reddito dell'esercente arte o professione. Il criterio di imputazione temporale dei compensi deve essere allineato a quello di effettuazione delle ritenute da parte del committente;
- l'eliminazione della disparità di trattamento tra l'acquisto in proprietà e l'acquisizione in leasing degli immobili strumentali e di quelli adibiti promiscuamente all'esercizio dell’arte o professione e all’uso personale o familiare del contribuente;
- la riduzione delle ritenute operate sui compensi degli esercenti arti e professioni che si avvalgono, in via continuativa e rilevante, dell'opera di dipendenti o di altre tipologie di collaboratori, al fine di evitare l'insorgere di sistematiche situazioni creditorie (la novità è finalizzata a evitare che il professionista in attesa del compenso non disponga della necessaria liquidità per provvedere alle spese relative ai collaboratori);
- la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, comprese quelle riguardanti il passaggio da associazioni professionali a società tra professionisti.