Riposo giornaliero e riposo settimanale sono diritti autonomi
La Corte di Giustizia UE fa chiarezza: il diritto al riposo giornaliero non fa parte del riposo settimanale, perché ciò equivarrebbe a svuotare il suo contenuto.

Riposo giornaliero e riposo settimanale sono due cose distinte ed autonome, e il primo non può essere assorbito dal secondo. Infatti, mentre il riposo giornaliero permette al lavoratore di sottrarsi al suo ambiente di lavoro per un determinato numero di ore che devono essere consecutive e seguire direttamente un periodo di lavoro; il riposo settimanale, invece, è finalizzato a permettere il riposo del lavoratore nell'arco di ogni periodo di sette giorni.
A chiarirlo è stata la Corte di Giustizia UE intrepellata per fare chiarezza sul punto (sentenza del 2 marzo 2023).
Secondo quanto chiarito dai giudici comunitari, gli Stati membri sono tenuti a garantire ai lavoratori il godimento effettivo di ciascuno di tali diritti, risultando inaccettabile l'interpretazione secondo la quale il riposo giornaliero farebbe parte del riposo settimanale, perché ciò equivarrebbe a svuotare del suo contenuto il diritto al riposo giornaliero. Entrambi i riposi, infatti, sono specificatmente previsti e disciplnati ciascuno da specifica norma della Direttiva UE in materia (Direttiva CE 88/2003, articoli 3 e 5).
La disciplina europea, come evidenziato dai giudici, non si limita a fissare globalmente un periodo minimo a titolo del diritto al riposo settimanale, ma si premuri di precisare che a tale periodo si aggiunge quello che deve essere riconosciuto a titolo del diritto al riposo giornaliero, sottolineando così il carattere autonomo di questi due diritti.