Risarcimento da infortunio, anche al datore l’onere della prova
Se chiamato in causa dal dipendente, deve dimostrare di aver adempiuto l’obbligo di sicurezza mettendo in campo tutte le misure necessarie

In caso di richiesta di risarcimento del danno per infortunio, l’onere della prova è così ripartito: il lavoratore deve dimostrare l'esistenza dell'obbligazione lavorativa, del danno ed il nesso tra questo e la prestazione, mentre il datore di lavoro deve provare che il danno è dipeso da causa a lui non imputabile e cioè di avere adempiuto al suo obbligo di sicurezza, apprestando tutte le misure per evitare il danno. A chiarirlo è stata la Corte di Cassazione pronunciandosi sul caso di una domestica caduta dalle scale mentre rimuoveva delle tende per pulirle. In particolare, secondo i giudici il datore avrebbe dovuto dimostrare di aver dotato la lavoratrice di una scala idonea in quanto rispondente a tutte le prescrizioni di sicurezza (sia per le sue caratteristiche intrinseche, sia per il suo posizionamento e le modalità di utilizzo nell'ambiente dato).